Ti invito a provare a rivolgere a chiunque questa provocazione: «Se ci fosse per te un posto fisso a € 3.000,00 al mese nette e ti raccomanda il potente Pinco Pallo, cosa faresti?».

Io lo sto sperimentando e per ora il 99% delle persone mi risponde che accetterebbero e che non gli fregherebbe nulla della raccomandazione, di aver tradito i propri valori e dei giudizi degli altri. Per la serie “A caval donato non si guarda in bocca” .

Ecco, questa è l’attuale Temperatura della Leadership, l’attuale stato della nostra mentalità. Se qualcuno pensa ad accomodarci al meglio ci va più che bene e gettiamo alle ortiche qualsiasi tipo di responsabilità individuale, coerenza con i propri valori o etica che si voglia. Vendere l’anima al diavolo risulta essere un “Must”, molti di noi sono corrotti dentro prima ancora che fuori. Criminali dei propri valori prima ancora che criminali fuori.

In Italia come corruzione siamo messi “bene”, siamo stabili, mentre sono in peggioramento Cina e Francia. Rovesciando la classifica, abbiamo ottime opportunità di vincere il campionato. Ma, c’è un “però”: negli ultimi anni sono stati montati, ancora una volta, scandali di portata milionaria, ne cito due a titolo esemplificativo: la mafia romana (Mafia Capitale) e l’assenteismo dei vigili urbani a Roma (pari al 83,7% nella notte di San Silvestro).

Siamo all’ultimo posto in Europa e chissà come questi due avvenimenti avrebbero cambiato le sorti di questi dati, perché in essi non sono compresi. Quando pensi di aver toccato il fondo come corruzione, diciamo le cose come stanno, c’è ancora un sottofondo da raschiare. Questo è uno dei motivi principali per i quali, in Italia, la situazione dell’indice della corruzione resta grave pesando nei risultati dell’economia, pregiudicando la buona riuscita dei servizi e impoverendo ancora di più il tessuto imprenditoriale e sociale. Pubblico e privato, nessuno escluso.

I dati sono inesorabili. A dirlo è l’Indice di Percezione della Corruzione (CPI) 2014 presentato da Transparency International a Roma. Ancora 69° posto per l’Italia nel mondo: nessun cambiamento, con 43 punti su 100, il nostro Paese è affiancato da Romania, Grecia e Bulgaria che stanno facendo progressi. Peggiorano invece Cina (36) e Turchia (75) insieme con la sorpresa Francia (69). Sempre in testa il “solito” gruppetto con Danimarca, Nuova Zelanda e Finlandia, ma con l’Europa che rimane il continente meno corrotto del mondo. Mal comune mezzo gaudio? No grazie, perché vorrebbe dire adattarsi al meno.

Il nostro Paese non è ancora riuscito a intraprendere la strada giusta per il suo riscatto etico. Non possiamo restare fermi a guardare ancora per molto, anzi la sveglia è suonata già da tempo. Mentre invece altri Paesi fanno progressi.

La LEADERSHIP dove è finita?

Secondo i dati del Barometro Globale della Corruzione 2014 (senza lo scandalo di Roma), solo il 56% degli italiani è disposto a segnalare un episodio di corruzione, rispetto alla media globale del 69%. I motivi che spingono a rimanere in silenzio sono soprattutto la paura, la sfiducia e la triste convinzione che nulla può cambiare. Oppure ancor peggio, si sta zitti per i favori ricevuti direttamente!

AAA Cercasi Leader…

A questo punto è significativo mettere un annuncio sul giornale, ricevere CV di potenziali candidati leader e fare una selezione, capire cosa ci sta dietro a tutto ciò. Perché non è solo questione di corruzione. Ci sono altri fattori che incidono sulla ricerca esasperata di persone di “valore”. Ce ne basterebbe uno, un SuperMan anche senza i super poteri.

Tu cosa ne pensi?

Scrivilo nei commenti

Grazie e Buona Giornata.

Loris Comisso

Cerca
Articoli collegati