L’altra settimana sono andato a fare una lezione di Karate in una palestra a 15 km. da casa mia perché sono stato invitato gratis dal mio vicino di casa, noto istruttore anche delle forze dell’ordine di tecniche di combattimento e di difesa personale. Ho preso la palla al balzo per concedermi una nuova esperienza e mai avrei immaginato di tornare a casa arricchito, in meno di due ore

A vedere i bambini a fare esercizi prima di noi adulti, mi era balzata in testa l’illusione che potesse essere alla mia portata. Ma, non è andata così!

Anzi dopo 4 esercizi di riscaldamento ho pensato “Loris ti ricordi del film Karate Kid?”.Un film che mi ha fatto sognare, era il 1984, ben 34 anni fa. Alla mente subito mi è arrivata l’immagine del Maestro Mijagi, un maestro che la sapeva lunga.

Al cinema con papà mi aveva fatto sognare, avevo 11 anni, ero un bambino e come tutti i bambini sognavo qualunque cosa e quel film mi faceva sognare il riscatto, la vittoria, l’essere sottoposto alle prepotenze dei bulli; mi ci rivedevo in tante situazioni!

È passato alla storia anche per la scena famosa del “Togli la cera, metti la cera”

D’altronde il Maestro la faceva facile. Ma, ancora di più mi è rimasta impressa la ribellione del ragazzo apprendista Karate Kid. Perché ad un certo punto lui si ribella al metodo di insegnamento del Maestro perché non gli dava spiegazioni e gli faceva fare lavori di cui non si capiva l’utilità.

Diciamo la verità che tanti di noi hanno pensato che il maestro Mijagi avesse un grande senso dello schiavismo e stava sfruttando un adolescente per sistemarsi le macchine e la staccionata di casa.

Ma invece no l’insegnamento che mi ha arricchito è stato: “fai quello che devi fare, anche se non ne capisci il motivo, perché prima o poi ti tornerà utile”.

Tuttavia, c’è un messaggio che supera l’originale in quanto a intensità e valore del significato. Non si parla di sola “pratica”, né di “fare il necessario”, in questa scena si parla di “filosofia”:

“Kung Fu vive in tutto ciò che facciamo. Vive in come mettiamo un giacchetto, in come togliamo un giacchetto e vive in come trattiamo le persone. Ogni cosa è Kung Fu”.

Possiamo chiamarla “congruenza”, oppure allineamento tra la tecnica, il principio e l’intenzionemessaggio e messaggero, ad ogni modo è potente più di ogni altra cosa.

D’altronde in ogni settore di lavoro, se ci pensi, ci sono persone incongruenti e spesso non c’è neppure la tecnica. E’ come se il protagonista del film assoldasse qualcuno per battere il maestro senza preoccuparsi di fare le flessionisviluppare i muscoli, mettere e togliere il giacchetto. In questo scenario i soldi acquistano sempre più importanza e influenzano le scelte di chi è al comando.

Eppure, non possiamo far altro che tenere dritta la barra: Qual è il tuo Kung Fu?

Il mio dice fra le altre:

Ø “Non parlare se non sai e chiedi sempre a chi sa”

Ø “Fai le cose con grande qualità soprattutto quando non ti vede nessuno”

Ø “Tratta tutti con grande rispetto”

Ø “Pensa all’impatto sul futuro che avranno le tue azioni, sugli altri e sull’ambiente che ti circonda”

La realizzazione di un’impresa nasce da un sogno e dalla determinazione e capacità di chi ha creato questo progetto prima nella sua mente e poi nella realtà. Un’iniziativa non semplice, ma se a guidare l’imprenditore sono il talento, la creatività e la visione, anche i traguardi più difficili diventano possibili. Queste potenzialità sono in ognuno di noi e partecipando a questo talk-show scoprirete come individuarle e renderle parte integrante della vostra vita per raggiungere grandi obiettivi.

Ti invito a guardare con i tuoi occhi quali sono gli ospiti di quest’anno dell’unico Talk Show Educativo, personalità di grande successo: https://loriscomisso.it/condurre-un-impresa/

Grazie e Buona Giornata.

Loris Comisso

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