Molti ruoli, ricoperti dalla classe dirigente (manager, dirigenti, direttori, ecc.), non restano “Al passo coi Tempi”. Vuol dire che non riescono a sostenere l’intensità e la velocità dell’ambiente interno ed esterno, che invece esercita una pressione sempre più importante.

Ma, la difficoltà non sta tanto all’esterno quanto all’interno. Cosa intendo per interno? Manca in tanti dirigenti la capacità di autoanalisi, per capire quali sono i gap che stanno maturando rispetto al percorso evolutivo che avrà il loro ruolo nell’azienda di appartenenza o nel mercato.

Questa continua analisi personale è fondamentale per mettere in atto azioni concrete per chiudere i propri gap rilevanti finché sono piccoli. E questo si DEVE fare quando si lavora, proprio per prevenire l’invecchiamento del proprio ruolo di leader.

Non vai più bene se fai il leader come lo facevi 20 anni fa. L’esterno, gli altri ti sconfessano e tu diventi un leader “FUORI TEMPO”.

Il primo suggerimento riguarda il “cercare sempre il CONFRONTO” che implica un nuovo modo di lavorare per la classe dirigente. Abituata al concetto di “Padre Padrone”, non riesce a concepire l’idea che gli altri, i proprio collaboratori (sottolineo il pensiero ricorrente: coloro che sono “sotto di me”…), si permettano di dare un feedback sull’operato del leader. Sia mai!!! Nella testa del manager di turno è LESA MAESTA’.

Se lavoriamo a testa bassa senza creare momenti di confronto fuori e dentro l’azienda perdiamo occasioni per capire come sta evolvendo il nostro ruolo all’interno e all’esterno dell’azienda che ci ospita.

Poi posso sempre fare “Spallucce” o avere il “Delirio di Onnipotenza” che mi fa credere che “Ce la posso fare da solo o non ne ho bisogno” ma intanto “Uomo avvisato mezzo salvato”!

D’altronde avere un dialogo solo con i colleghi della propria azienda, vuol dire avere una visione limitata del mondo, ancor più limitata se nemmeno quel confronto lo accetto come valore aggiunto.

Dobbiamo partire dal presupposto che, inevitabilmente, ognuno di noi matura dei gap, perché il mondo in cui viviamo è in continua evoluzione rapida e stare aggiornati su tutto è impossibile. Io non ci riesco e se ci riesci tu sono disponibile a un confronto. È per questo che dobbiamo capire cosa è rilevante per noi e quello che sarà lo sviluppo del ruolo di leader, in particolare nelle soft skills.

Serve una revisione continua. Immagina di essere un computer. Se l’hai comprato 10 anni fa, i programmi che utilizzavi quella volta non ci sono più o non sono più funzionali all’utilizzo attuale. Pertanto le tue competenze, in particolare le competenze trasversali, a quando risale l’ultimo aggiornamento che hai fatto?

Decisivo per chi ha un ruolo di leader che vuole continuare ad essere fondamentale per la propria organizzazione guardare al proprio ruolo in chiave prospettica, proiettato nel futuro e non con il passato sempre inserito. Prima che sia troppo tardi e il tuo ruolo finisca in declino o scartato per obsolescenza.

La realizzazione di un’impresa nasce da un sogno e dalla determinazione e capacità di chi ha creato questo progetto prima nella sua mente e poi nella realtà. Un’iniziativa non semplice, ma se a guidare l’imprenditore sono il talento, la creatività e la visione, anche i traguardi più difficili diventano possibili. Queste potenzialità sono in ognuno di noi e partecipando a questo talk-show scoprirete come individuarle e renderle parte integrante della vostra vita per raggiungere grandi obiettivi.

Ti invito a guardare con i tuoi occhi quali sono gli ospiti di quest’anno dell’unico Talk Show Educativo, personalità di grande successo: https://loriscomisso.it/condurre-un-impresa/

Grazie e Buona Giornata.

Loris Comisso

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